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sabato, 2 Novembre, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

Exodus vuole ‘arrivare prima’ che la vita dei ragazzi si spezzi

Nel nostro Paese il sistema dei servizi che si occupa di adolescenti in difficoltà è insufficiente nell’offrire risposte adeguate ai complessi problemi che le famiglie vivono quotidianamente.

A fronte del precoce e aumentato consumo di ‘sostanze’ da parte degli adolescenti, si rende necessaria la predisposizione di luoghi e ambienti nuovi in grado di ospitare ragazzi sempre più giovani.

 

La Fondazione Exodus Onlus, nata per volere di don Antonio Mazzi, è impegnata da oltre 25 anni nel campo dell’educazione e del recupero dei giovani con problemi di dipendenza. La nuova sfida che si propone oggi è quella di sostenere i giovani più fragili e ‘arrivare prima’ che la loro vita si spezzi. Da qualche anno, infatti, la soglia d’età in cui i ragazzi iniziano ad assumere ‘sostanze’ si è notevolmente abbassata arrivando a interessare la preadolescenza.

 

Per consentire a Exodus di portare un aiuto concreto e tempestivo ai giovani adolescenti con problemi di dipendenza, dal 14 al 29 aprile 2012 con un sms al 45504 si può sostenere il progetto di ristrutturazione iniziato lo scorso anno de “La casa dei ragazzi”, una Comunità Educativa del frosinate in cui verranno creati spazi ad hoc per l’accoglienza di adolescenti e pre-adolescenti con problemi di dipendenza o disagio psichico provenienti da tutta Italia.

 

Con questa nuova proposta – spiega don Mazzi – vogliamo interpellare il mondo adulto in merito alla necessità di far fronte alle crescenti richieste di accoglienza che ci arrivano dai Servizi sociali dei Comuni, dai Centri Giustizia minorile e dai Ser.T e mostrare nel concreto la possibilità di intervenire precocemente, avendo come obiettivo quello di favorire l’attivazione di  adeguate ‘reti sinergiche’ che siano in grado di consentire il ripristino del benessere e dell’autonomia del ragazzo all’interno del proprio nucleo famigliare di origine”.

 

La Fondazione Exodus è un’organizzazione senza scopo di lucro, nata nel 1984 a Milano, all’interno del Parco Lambro per volontà del suo fondatore, don Antonio Mazzi, allo scopo di sperimentare una nuova forma di esperienza comunitaria per giovani tossicodipendenti.

Da allora svolge attività di prevenzione, formulando percorsi formativi differenziati e personalizzati e utilizza come strumenti educativi lo sport, la musica, il teatro, la formazione professionale, il lavoro, la parola.

Exodus intende essere un avamposto in questa società, che sperimenta concretamente un differente modo di vivere le relazioni tra gli uomini, i rapporti tra le istituzioni, la scala delle priorità per gli individui e per i corpi sociali.

La scelta dell’itineranza, di uno stile di vita sobrio, dell’accoglienza rispettosa, dell’aiuto agli altri come modo per aiutare se stessi, non sono solo valori proposti agli ospiti delle comunità residenziali ma sono anche indicati come prospettiva di cambiamento possibile per le città e per il Paese.

Oggi Exodus dispone di oltre 40 centri in Italia (case accoglienza, comunità, centri ascolto e orientamento, centri giovani), ospita ogni anno in forma residenziale circa 900 persone con problemi legati alle dipendenze, promuove ogni anno percorsi di formazione per oltre 3mila persone tra  genitori ed insegnanti, offre inoltre un servizio di  ascolto e accompagnamento ad oltre 2mila persone ogni anno.

 

La Casa dei ragazzi è una Comunità Educativa che si trova a Cassino (FR) che, per proseguire e ampliare le attività educative rivolte a giovani in condizioni di fragilità, necessita di un intervento di tipo strutturale per la creazione di spazi idonei a ospitare questo “nuovo” tipo di utenza.

Il progetto prevede due diversi tipi di interventi:

•        l’ampliamento e la ristrutturazione di una parte di un fabbricato già esistente

•        la costruzione di un nuovo fabbricato attiguo al primo.

A lavori ultimati, la casa dei ragazzi potrà ospitare in forma residenziale 10-12 utenti, in maniera continuativa nel corso dell’anno.

L’approccio utilizzato all’interno della Comunità sarà di tipo pedagogico e gli interventi saranno individualizzati, a seconda del progetto elaborato per ciascun ragazzo e verificato costantemente  dall’equipe multidisciplinare in accordo con i servizi invianti.

 

Dal 14 al 29 aprile 2012 è possibile sostenere Exodus  inviando un sms del valore di 2 euro al 45504 da tutti i cellulari personali TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali e Noverca. Chiamando lo stesso numero si possono donare 2 euro da rete fissa TeleTu, oppure 2 o 5 euro per ciascuna chiamata da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali.

Per saperne di più: www.exodus.it

 

(Newsletter inviata il 17 aprile 2012)

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