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sabato, 20 Aprile, 2024

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A Villa Nigra, Miasino (NO) inaugurazione della mostra “Prima dell’oblio”

Sabato 4 febbraio presso Villa Nigra nel comune di Miasino (NO), alle ore 16.30 ci sarà l’inaugurazione di “Prima dell’oblio” mostra delle opere di Francesca Cesati dal film “Le porte della memoria” di Ian Rosenfeld.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 27 gennaio fino al 26 febbraio nei giorni di ven/sab/dom dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.

Una delle prime cose che colpisce chi guarda i lavori di Francesca Cesati è il potente senso di dualità, nella sintesi tra comunicazione visiva e verbale. Questi aspetti, a lei famigliari e caratteristici della sua produzione, vengono esplorati e – in questa installazione composta da 13 Porte commissionate per il film The doors of memory (Le porte della memoria) di Ian Rosenfeld – connessi sia al genocidio che ebbe luogo in Europa tra il 1940 e il 1945 e ad un concetto di guerra più ampio, slegato da un tempo specifico, sia alla onnipresente, inarrestabile e umana ricerca di un perché.

La Mostra “Prima dell’oblio”, ospitata in Villa Nigra a Miasino, sul Lago d’Orta, si sviluppa in un percorso che induce lo spettatore al di là della sua esperienza personale, restituendogli i propri ricordi in una modalità più intensa e facendo interagire, in modo emozionante e commovente, la memoria collettiva e privata.

L’itinerario espositivo prevede una prima sala in cui è proiettato il film, mentre la seconda sala, nella semioscurità, ospita le Porte, sospese da terra e sistemate come a formare un labirinto, in cui ogni spettatore si farà strada. Sulle superfici già consumate dal tempo, gli interventi di Francesca Cesati raccolgono narrazioni e memorie di dimensioni ed epoche diverse: una rete arrugginita accanto ad una poesia d’amore, tre enormi chiodi costruiti trent’anni fa sulla superficie di una porta di fine ‘700, narrazioni accostate in differenti strati temporali. 

Il percorso è accompagnato da una colonna sonora: testi poetici, rumori, musica, suoni, canti si combinano offrendo un’ulteriore eco al viaggio del visitatore. Oggi guardiamo queste Porte di “Prima dell’oblio” nella duplice luce sia della memoria che recano in sé e che generano, sia come un invito a non desistere dal cercare una risposta, una chiave per interpretare l’esistenza, chiave che offra uno spazio di speranza per il genere umano aldilà di tutte le guerre, tutte le afflizioni, tutte le ingiustizie.

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