Interdizione 'No grazie'.
Ho appena parlato con la senatrice Anna Rossomando, responsabile giustizia del PD. Le ho riferito del positivo, cordiale, fervido, scambio intercorso martedì scorso fra noi di Diritti in Movimento e la Ministra della Giustizia Marta Cartabia, circa il progetto legislativo volto (a) ad abrogare l’Interdizione e l’inabilitazione, e (b) a rafforzare per la protezione delle persone fragili, sul piano disciplinare, lo strumento dell’Amministrazione di sostegno.
Ricordo che il progetto abrogativo in questione (Cendon-Rossi-Franceschini), a firma del sen. Gianni Mariotti e altri, giace ora al Senato.
Ha già incontrato e dovrebbe, in teoria, incontrare il consenso di tutti i partiti italiani; ricordo che la Spagna ha abrogato l’interdizione l’anno scorso, aggiungendosi a vari altri Stati europei che hanno fatto la stessa cosa in questi decenni; ricordo anche che a suo tempo (2004) l’Amministrazione di sostegno era passata nel nostro Parlamento all’unanimità.
Per l’abrogazione si è espresso con fermezza, di recente, anche il comitato italiano circa l’applicazione della convenzione Onu sulla disabilità, del 2006.
Insomma … è vero che la Camera è piena ora di progetti di legge, dalla cannabis, al suicidio assistito, all’errore ostativo; il ‘’nostro’’ progetto abrogativo ha però il vantaggio – sulla carta – di essere incontroverso, pacifico, condiviso, di facile avanzamento legislativo.
Ora si riunirà anche il Tavolo Nazionale sulla fragilità, la discussione si rafforzerà, il Governo dovrebbe ascoltare la Cartabia, speriamo bene … se anche non ce la faremo proprio con l’abrogazione formale, dovremmo riuscire quantomeno a fare qualche passo in avanti, sul piano dissuasivo-culturale-massmediale.