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martedì, 23 Aprile, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

L’appello di RadioImmaginaria per i ragazzi ucraini.

L'appello di RadioImmaginaria per i ragazzi ucraini.

 

Molti di noi in Ucraina non ci sono mai stati. Alcuni probabilmente non sapevano nemmeno dove fosse fino a qualche giorno fa, ma avere la consapevolezza che vicino a casa nostra si sta combattendo una guerra è davvero terribile. 

Tanti civili innocenti, anche bambini e ragazzi, stanno vivendo una situazione che pensavamo non sarebbe mai stata possibile. In questi giorni con Radioimmaginaria stiamo cercando di intervistare quanti più ragazzi ucraini e russi per cercare di raccogliere i loro pensieri. 

“Questa è una guerra in cui siamo coinvolti tutti”, ci ha detto Kristina “È la guerra di Putin, non della Russia, la gente ci chiede di fare qualcosa, di fermarlo, ma non sappiamo come fare. Nessuno lo sa”. 

 

Artur invece è di Kiev: “Avevano detto che avrebbero attaccato solo i militari e non i palazzi e i civili ma non è così! La popolazione ucraina è forte, combatte e resiste, ma nel 2022 non dovresti preoccuparti di sapere come creare una bomba Molotov per difenderti”. 

 

L’Ucraina e l’Italia hanno da sempre un rapporto strettissimo, costruito nel tempo grazie a giornalisti, artisti, imprenditori, persone del mondo della cultura e del mondo della scuola. 

Nel mondo della musica non possiamo non ricordare l’Orchestra Nazionale Ucraina e il Coro Nazionale Ucraino che insieme ad Angelipress hanno lottato in occasione della prima edizione di “Musei Aperti per tutti” per l’inserimento nella vita sociale delle persone con disabilità. 

 

Venerdì 25 febbraio a Bologna abbiamo intervistato Oksana Lyniv, direttrice del Teatro Comunale di Bologna. Lei viene dall'Ucraina e 6 anni fa ha fondato la "Youth Symphony Orchestra Of Ukraine", un'orchestra composta solo da ragazzi ucraini dai 14 ai 22 anni. 

 

In questi giorni di guerra lì non c'è più spazio nemmeno per la musica. Alcuni di loro sono rimasti senza strumenti e non possono più andarli a recuperare nelle scuole a causa dell'attacco delle forze militari russe. 

 

Loro chiedono di essere aiutati per poter tornare di nuovo a suonare e a diffondere in giro per il mondo la cultura Ucraina, per questo abbiamo deciso di lanciare sui social una sorta di challenge. 

 

Se sapete cantare o suonare uno strumento e volete unirvi potete condividere su Instagram una storia con l'hashtag #PLAY4UKRAINE taggando @youth_orchestra_of_ukraine e @onair_radioimmaginaria. 

Radioimmaginaria e AngeliPress, con “O anche no”, hanno sempre cercato di raccontare le storie di chi ha bisogno di essere aiutato e ora è arrivato il momento di attivarci per cambiare la realtà che ci circonda. 

 

Non lasciamo i ragazzi ucraini soli, facciamogli sentire con la musica che siamo con loro e con tutti gli adolescenti che vivono in situazioni di pericolo o di guerra.

 

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