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martedì, 2 Luglio, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

Siamo tutti francesi

Questi sono gli imprenditori che vorremmo, in Italia e in Francia, questa la politica che dovrebbe tornare

Un breve sunto da un articolo di Ada Marchetti Gigli su Cino del Duca:

Cino fu un uomo la cui vita, sono parole di Lelio Basso, fu fatta di lavoro, entusiasmo, socievolezza e umana solidarietà. La sua giovinezza fu contrassegnata dalla passione politica. Terminato il conflitto trovò lavoro nelle Ferrovie di Stato. Aderì al Partito Comunista e con l’arrivo dei fascisti a Roma nel 1922 finì in carcere dove scrisse il suo primo romanzo, Il principe azzurro. Abbandonata ogni militanza entrò nel mondo dell’editoria. Fondò a Milano la casa editrice Moderna e pubblicò circa 40 titoli. Poi portò la sua esperienza di editore in Francia, ricominciando dal nulla, allargando la sua esperienza alla stampa per ragazzi, ai fumetti. Tuttavia non si sottrasse mai alla cultura alta. Nel 1953 divenne Cavaliere della Legione d’Onore. Nel 1956 insieme a Enrico Mattei ed Enrico Baldacci fondò Il Giorno. Morì nel 1967 all’improvviso, ma il suo lascito è straordinario, dal punto di vista imprenditoriale e politico.

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