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sabato, 20 Aprile, 2024

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CEI: Messaggio nel 20° anniversario della Charta Œcumenica (22 aprile 2001 – 22 aprile 2021)

Vent’anni fa le Chiese cristiane in Europa sottoscrivevano la Charta Œcumenica,  un documento contenente le “Linee guida per la crescita della collaborazione” tra di loro,  frutto di un paziente e sapiente lavoro avviato con la prima Assemblea Ecumenica Euro pea, svoltasi a Basilea nel 1989. Tra la caduta di muri e cortine che attraversavano l’Eu ropa e il drammatico crollo delle Torri Gemelle, le Chiese cristiane avevano saputo ela borare insieme un cammino di conoscenza sempre più profonda e di convergenza verso  una testimonianza comune da rendere al Signore della storia. Avevano saputo impegnarsi  concretamente a fare di questa collaborazione fraterna un segno credibile di un’unità pos sibile e un annuncio del Vangelo della pace. Un cammino di speranza per tutti, offerto dai  cristiani ai loro fratelli e sorelle in umanità. 

Oggi, a vent’anni di distanza, l’Europa e le Chiese presenti nel continente si ritro vano nel pieno di un’altra sfida epocale: la crisi economica, i cambiamenti climatici, i  flussi migratori e, da ultimo, la pandemia che affliggono il mondo intero e colpiscono  l’Europa al cuore dei suoi valori e principi di convivenza civile e di solidarietà umana. La  ricerca della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato, che le Chiese in Europa  hanno fatto esplicitamente propria a partire dall’ultimo decennio del secolo scorso, si  declina oggi come cura delle persone e delle relazioni, come fratellanza umana e custodia  della terra, come bene comune. 

Anche in Italia il terreno pazientemente lavorato da tante donne e uomini, disce poli dell’unico Signore Gesù Cristo, e il seme gettato vent’anni fa dalle Chiese presenti in  Europa con la Charta Œcumenica, si sono trasformati in impegno quotidiano, in faticosa  ma convinta ricerca di cammini nuovi e antichi per rendere possibile la “corsa del Vange lo” nell’oggi della storia. Molti degli impegni presi insieme dalle Chiese cristiane nel  2001 restano ancora da attuare, ma un preciso solco di sequela del Signore Gesù è trac ciato. In tante regioni e città sono sorti in questi vent’anni Consigli di Chiese cristiane che  hanno posto la Charta Œcumenica tra i fondamenti costitutivi. Sono segni incoraggianti  che non dobbiamo e non vogliamo lasciar cadere, ma custodire e alimentare, affinché si ano fermento di unità e di riconciliazione. 

In sintonia con la Dichiarazione congiunta della Conferenza delle Chiese Europee  e del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa in occasione di questo anniversa rio, rendiamo grazie al Signore per quanto ha operato in mezzo a noi, attraverso di noi e  nonostante noi, in questi venti anni, e nuovamente ci impegniamo a una collaborazione fraterna secondo quelle Linee guida, che diventi sempre più una te stimonianza comune affinché i discepoli del Signore “siano una cosa sola e il mondo  creda” (Gv 17,21).

 

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