Di notizie che hanno fatto tanto parlare ultimamente degli Stati Uniti d’America e della loro situazione politica, ce ne sono a ‘bizzeffe’: dalla nomina di un Vice-Presidente donna, all’irruzione a Capitol Hill, sicuramente gli USA hanno fatto parlare di sé. Fra le tante cose che hanno fatto scalpore troviamo il fatto che ben 12 giorni fa è stato definitivamente bannato da Twitter l’ormai ex-Presidente USA Donald Trump. Si sa, Trump non è di certo uno stinco di santo ed in questi anni si è fatto riconoscere più volte, non solo per l’improbabile colore dei capelli, ma anche e soprattutto per i suoi commenti alquanto stravaganti, tanto quanto il suo taglio. Trump però non è l’unico politico stravagante, sempre che così si possa definire, a utilizzare Twitter per dare sfogo a qualunque suo pensiero. Fra i tanti politici che lo utilizzano vi è l’Ayatollah Seyyed Ali Hoseyni Khamenei, semplicemente noto come Ali Khamenei, attuale guida suprema dell’Iran. Per capire meglio la situazione del paese che una volta fu il grande Impero Persiano di Ciro il Grande, bisogna tornare un po’ indietro nel tempo. Nel 1979 l’Iran, a seguito della rivoluzione in cui venne cacciato lo Scia Reza Pahlavi insieme alla famiglia, che attualmente si trova ancora in esilio, diventò una Repubblica Islamica Sciita basata sulla legge della sharia, legge coranica. Uno dei primi nomi che si associa alla Rivoluzione è quello dell’ex guida suprema iraniana Ruhollah Khomeyni che instaurò, di fatto, un regime totalitario basato sul terrore, che tutt’ora persiste. Questa piccola digressione per dire che, nonostante non se ne parli, anche Khamenei – l’attuale guida suprema in Iran – è molto attivo su Twitter e non si risparmia nel fare commenti assai ‘coloriti’; fra tanti spiccano quelli su Israele e sulla storia del popolo ebraico. Nel 2018 Khamenei ha definito Israele un tumore maligno nell’Asia occidentale che, come tale, va estirpato al più presto possibile. Ma se già questo commento non fosse abbastanza scioccante, la guida suprema non si risparmia nel fare commenti sulla storia. Nel 2014 ha infatti messo in dubbio l’esistenza dell’Olocausto, e, per rimanere in tempi più recenti, il 28 ottobre 2020, dopo l’assassinio per decapitazione del professore francese Samuel Paty, scrive tali parole: ‘Why is it a crime to raise doubts about the Holocaust? Why should anyone who writes about such doubts be imprisoned, why insulting the Prophet is allowed?’ [perché è da considerarsi un crimine il fatto di nutrire sospetti circa l’Olocausto? Perché colui che scrive di tali dubbi deve essere incarcerato, mentre insultare il Profeta è consentito?]. Pur essendo Twitter stato oscurato in Iran per tutta la popolazione – la sospensione di Internet e i social sono un’arma già utilizzata dal regime, infatti nel 2019, venne tagliata ogni forma di comunicazione con il mondo esterno per una settimana, a seguito di proteste - Khamenei, stranamente, utilizza tutt’ora questo canale social per scrivere ogni suo pensiero. Forse la vera domanda da porsi non è tanto se sia giusto o meno bannare Donald Trump da Twitter, ma capire perché esistano, in situazioni del genere, due pesi e due misure.
Martedì 26 gennaio, la Giornata della Memoria, agli Uffizi,
L’iniziativa vede la partecipazione della Fondazione Circolo Rosselli con un intervento di Valdo Spini, sul tema “Amelia Rosselli Pincherle. Dopo l'uccisione dei figli: dieci anni di esilio"
- “LA SITUAZIONE SOCIALE DEL PAESE” Giovedì 28 gennaio/4febbraio/11febbraio/
- Venerdì 29 gennaio, ore 16, conferenza dell’AICI “Il concetto d'Italia e della sua lingua da Dante a Machiavelli”
Quaderni del Circolo Rosselli
Il 139/o fascicolo dei “Quaderni del Circolo Rosselli”, n. 3/2020, Paolo Barile a vent’anni dalla scomparsa è già in circolazione e verrà presentato nel mese di Febbraio 2021 presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Firenze.
Vi preannunciamo inoltre che è in corso di stampa alla Casa Editrice Pacini il Quaderno n. 4-2020 “Loris Fortuna. A cinquant’anni dalla legge sul divorzio”,
a cura di Michele Mioni.
- Una via per Amelia
La Fondazione Circolo Rosselli si è rivolta al Sindaco di Firenze, Dario Nardella, all'assessore alla toponomastica Alessandro Martini, all’assessore alla cultura, Tommaso Sacchi per chiedere l'intitolazione di una via o comunque di uno spazio pubblico ad Amelia Rosselli Pincherle nell'anno centocinquantesimo della sua nascita (1870-2020).
Queste le motivazioni:
Amelia Rosselli ha avuto tre figli: il primo Aldo caduto volontario nel 1916 nella Prima guerra mondiale e gli altri due Carlo e Nello, uccisi per il loro antifascismo.
Amelia veniva da una famiglia risorgimentale mazziniana e fu decisiva nella formazione dei suoi figli al senso del dovere e al servizio degli ideali di libertà e di democrazia. Se vogliamo riscrivere la storia al femminile le dobbiamo questo riconoscimento.
Amelia Rosselli non solo è stata la madre coraggiosa e totalmente solidale di Carlo e Nello Rosselli uccisi nell’esilio francese dalla Cagoule (un’organizzazione terroristica di destra) su mandato del governo fascista italiano. Non solo è stata la guida e il punto di riferimento, dopo il loro assassinio, del gruppo formato dalle due nuore vedove e dai sette piccoli nipotini rimasti orfani negli anni della fuga e dell’esilio dal 1937 al 1945, conducendoli prima in Francia, poi in Svizzera e in Gran Bretagna e finalmente negli Usa. Essa è stata la prima donna drammaturgo dell’Italia unita, scrivendo sia in italiano che nel suo dialetto di origine, il veneziano. I suoi drammi teatrali come Anima o Il Refolo, furono recitati nei grandi teatri italiani. Scrittrice anche di libri per l’infanzia, abbandonò la sua attività letteraria dopo l’assassinio di Carlo e Nello, per dedicarsi tutta alla memoria dei figli. Presidente della sezione letteraria del Lyceum venne dichiarata decaduta come ebrea all’avvento delle leggi razziali.
Amelia Rosselli, veneziana di nascita, può essere considerata fiorentina di adozione: venne a stabilirsi nel 1903 nella casa di via Giusti dove una lapide di Piero Calamandrei ricorda i suoi figli dove ritornò dopo l’esilio americano nel 1946 e vi morì nel 1954.
È doveroso che la città si ricordi di lei dedicandole una strada o comunque un significativo luogo pubblico.
Da uno studio realizzato da un team internazionale di scienziati, tra cui ricercatori ENEA e INGV, emerge che il contenuto termico degli oceani nel 2020 è il più elevato finora registrato e il Mediterraneo è il bacino con il tasso di riscaldamento e di variazione di salinità maggiori.
L’analisi ha inoltre evidenziato che i cinque anni più caldi mai registrati si sono verificati tutti a partire dal 2015 e ciascuno degli ultimi nove decenni è stato più caldo del decennio precedente.
Per la notizia completa: https://www.enea.it/it/Stampa/news/ambiente-riscaldamento-oceani-nuovo-record-nel-2020-primato-mediterraneo
Mercoledì 27 gennaio - ore 18.30 In diretta dalla Feltrinelli Red di via Tomacelli a Roma, l'incontro sarà trasmesso sulle pagine Facebook di Feltrinelli, Pde social club e Manni.
Lia Tagliacozzo, La generazione del deserto - Storie di famiglia, di giusti e di infami durante le persecuzioni razziali in Italia, Con Paolo Berizzi
La storia di due famiglie ebraiche, una salvata dai “giusti” e l’altra condannata dagli “infami”, un racconto sull'ebraismo, sull'identità, sulla memoria.
Lia Tagliacozzo è ebrea, figlia di due sopravvissuti alla Shoah. Quando nel 1938 vennero promulgate le leggi razziali, i suoi genitori erano bambini: durante le persecuzioni il padre si salvò per caso da una retata e restò nascosto in un convento per tutti i mesi dell'occupazione, la madre si rifugiò in un casolare di campagna e poi, dopo la fuga attraverso le Alpi, in un campo di internamento in Svizzera. Ma di tutto questo a casa di Lia si è sempre parlato poco.
E lei, da sempre, ha tentato di ricostruire la storia della sua famiglia cucendo insieme le poche informazioni, riempendo i buchi della memoria, indagando tra le omissioni e le rimozioni. Ha scritto tanto, negli anni, trasformando in romanzo le vicende degli ebrei italiani, e ora ha deciso di raccontare la propria storia.
Perché non è vero che le generazioni nate dopo la persecuzione sono pacificate e serene: è come se attraversassero un deserto. Quel deserto che, nella Bibbia, è una progressiva assunzione di responsabilità, la costruzione di uno spazio che lascia liberi gli interrogativi, perché è la possibilità di domandare ciò che rende libero l'essere umano.
Lia Tagliacozzo è nata nel 1964 a Roma, dove vive. Ha lavorato nel settore culturale delle istituzioni ebraiche, scrive su varie testate, tra cui “il manifesto” e “Confronti”, cura documentari per la televisione, collabora con la redazione di “Sorgente di vita” di Rai 2.
Ha pubblicato vari libri. Gli ultimi, destinati ai bambini sul tema della Shoah, sono Il mistero della buccia d'arancia (Einaudi 2017) e La Shoah e il Giorno della Memoria (Edizioni EL 2017).
A fine gennaio 2021 esce il nuovo libro di Masal Pas Bagdadi “Il filo della matassa” per le edizioni Salomone Belforte. Di seguito un riassunto della quarta di copertina “In questo libro Masal riflette sul significato della propria vita con tenerezza e nostalgia. La narrazione si snoda tra sogno, passato e presente, immaginando un futuro di speranza. La facilità con cui il lettore può rispecchiarsi nelle parole dell’autrice rende i protagonisti vivi e tocca in modo naturale le esperienze umane di piccoli e grandi”.
Il 30 dicembre 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo della Legge di Bilancio 2021 che riguarda anche le persone disabili, in quanto introduce numerose agevolazioni di settore.
Superbonus, contributo madri con figli disabili, lavoratori fragili, inclusione scolastica, aumento fondi Dopo di noi, istituzione fondo per i caregiver familiari, aumento fondo per le non autosufficienze, fondo per la cura delle persone con autismo, nascita fondo contro le discriminazioni, fondo per bambini onclologici, manovra per formazione libri italiani accessibii, istituzione fondo per le demenze, nuovi parcheggi riservati alle persone con disabilità, portale per votare referendum, potenziamento servizi sociali territoriali, proroga piani terapeutici, proroga assegno di natalità, Proroga Opzione Donna e Ape Sociale, contributo alla FISH, Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità,
Il telefono squilla e il display mostra il prefisso di Mantova. Rispondo con curiosità. Dall'altro capo, c'è Laura, che mi contatta perché ha saputo di un libro che nasce, che raccoglie come uno scrigno, le lettere di madri a figli che non ci sono più. Nell'inchiostro, c'è anche il mio dolore, che con il tempo non si è 'scolorito'. È sempre marcato.
"Vorrei scrivere alla mia Ela. Sono ancora in tempo?". Poche parole, chiare, che riaffiorano dal cuore per ricordare il suo angelo biondo.
"Quando perdi un figlio, ogni cosa perde senso, ti rendi conto che il futuro non esiste più, spazzato via in un istante".
La sua Ela veniva da lontano. Laura racconta del suo viaggio a Petrozavodsk, in Carelia, all'Orfanotrofio per conoscere la bimba che sarebbe diventata sua figlia.
"Eri meravigliosa. Ti sei fidata subito della mia mano. Il fatto che ti parlassi in russo, ti tranquillizza. Mamma Laura scrive nella lettera alla figlia.
"Nella tua breve vita sei stata amata tantissimo. Sapevi farti voler bene. La tua energia e voglia di vivere mi hanno sostenuta e mi sostengono".
Poi è arrivata la notte più lunga e più buia. Il dolore che entra nel cuore e si conficca nell'anima. Viene imprigionato.
"Ti sembra di camminare sul crinale di una montagna. O di qua o di là. Vivere o morire. Ho deciso di restare di qua, di vivere".
La mamma di Mantova ha ripreso per mano la vita con coraggio.
"Ho pensato di fare qualcosa per ragazze come Ela, offrendo loro nuove opportunità di vita - racconta Laura - e da tempo il mio impegno è dedicato ad istituire borse di studio per studentesse russe. Una di loro, Anzhelika, è venuta a stare da me ed è diventata parte della famiglia".
L'amore crea la vita. È linfa.
"Vedi Ela, io non ti ho tenuto nella mia pancia, non ti ho partorito, e tutto questo mi è mancato tantissimo, ma mi sento profondamente mamma". Continua il suo testo contenuto nel libro "Lettere senza confini".
Laura ha lavorato come insegnante. Non è difficile sentire parlare di lei come 'maestra di vita'.
Dalla A di Amazon alla Z di Generation Z: 21 parole per affrontare l’Ibridocene e supportare, accompagnare, incoraggiare chi fa impresa.
Un documento ad opera degli studenti della classe di Story Design della Scuola Holden, che avevano scritto il The Newtrain Manifesto con Paolo Iabichino
Il 21 gennaio 2021 alle 18.00 si conclude formalmente il primo ciclo de l’Età Ibrida con la restituzione di un «manifesto»
Milano, 15 gennaio 2021 - Il 21 gennaio 2021 alle 18.00 si conclude formalmente il primo ciclo dell’Età Ibrida - Dialoghi per le imprese alla vigilia di una nuova era, una rassegna divulgativa sui temi della cultura digitale tenutasi presso Palazzo Giureconsulti, voluto da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, all’interno del progetto Punto Impresa Digitale. I sei appuntamenti, guidati da Paolo Iabichino con Marisandra Lizzi, hanno saputo raccogliere una community affezionata che ha dimostrato una forte partecipazione, raggiungendo una media di 200 utenti collegati a edizione.
L’Età Ibrida si chiude con la restituzione di un documento redatto da alcuni studenti della classe di Story Design della Scuola Holden, già autori del fortunato del The Newtrain Manifesto.
“Non si tratta di un documento autocelebrativo, ma un alfabeto de l’Età Ibrida, 21 parole, ognuna con una breve descrizione per definire un mindset e affrontare l'Ibridocene. Dalla A di Amazon alla Z di Generation Z, per offrire una traccia e supportare, accompagnare, incoraggiare chi fa impresa sul nostro territorio e non solo” afferma Paolo Iabichino, Direttore Creativo e Fondatore insieme a Ipsos Italia dell’Osservatorio Civic Brands. “Questo documento si rivolge così, in modo diretto, alle imprese, aziende, piccole, grandi, multinazionali, startup, b2b o b2c, diventando uno strumento su cui operare e su cui costruire un osservatorio «in itinere»”.
L’Età Ibrida è un’iniziativa speciale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi all'interno del più ampio progetto Punto Impresa Digitale, iniziativa a supporto della digitalizzazione delle imprese nel contesto sfidante di Impresa 4.0. La presentazione de «L’alfabeto dell’Età Ibrida, dalla A di Amazon alla Z di Generation Z» sarà l’occasione per presentare 3 fondamenta essenziali per il 2021, come Formazione, Sostegno e Divulgazione.
“Ci auguriamo che questa iniziativa di Camera di Commercio si possa replicare in tutta Italia. Con i sei incontri de l'Età Ibrida, abbiamo iniziato una sorta di viaggio esplorativo per scoprire i confini di questa nuova era geologica, che Iabichino ha battezzato Ibridocene” afferma Marisandra Lizzi, Founder di iPressLIVE e Mirandola Comunicazione, da sempre attenta ai temi del digitale e dell’innovazione tecnologica. “Questo periodo ci ha dimostrato come sia importante fare sistema, soprattutto in questo tempo di crisi, in cui l’inventiva, la creatività, la forza delle aziende italiane possono unirsi alle potenzialità del digitale. Servono imprenditori ma anche comunicatori, filosofi, antropologi, scienziati, sociologi, linguisti, psicologi e giornalisti, insieme affronteremo questa nuova era per coglierne il meglio e lavorare in logica di sistema. Mai come oggi è fondamentale unire le forze e contaminare le esperienze.”
L’incontro inizierà alle 18,00 e durerà circa un’ora, è possibile partecipare iscrivendosi attraverso la piattaforma GoToWebinar. A distanza di alcuni giorni, il video sarà disponibile sul canale Youtube della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Al seguente link il racconto Medium dei sei appuntamenti del 2020.
Nel Recovery non c’è nessun sostegno alla nostra lingua, una delle prime studiate al mondo. Un’ottima leva di sviluppo, fondamentale per la ripresa.
Ne scrive Andrea Riccardi sul Corriere della Sera:
Per la prima volta in Italia andrà in onda sul canale Rai5 sabato 16 gennaio alle 23.30 un video-danza nato dalla straordinaria collaborazione tra il celebre scrittore israeliano Etgar Keret e la danzatrice e coreografa nota a livello internazionale Inbal Pinto.
Ispirato a un racconto scritto da Keret dopo la fine del primo lockdown in Israele e pubblicato lo scorso luglio sul New York Times, il video propone un'originale coreografia ideata dalla talentuosa Inbal Pinto incentrata sulla sensazione che si prova quando, dopo settimane di permanenza forzata a casa finalmente si è liberi di uscire: ci si aspetta che tutti siano impazienti di tornare alla vita di prima invece non è esattamente così.
Una co-produzione tra Israele e Giappone realizzata in contemporanea a Tokio e a Tel Aviv con la partecipazione della danzatrice israeliana Moran Muller e l'attore e danzatore giapponese Mirai Moriyama.
"Ouside" è stato proiettato lo scorso agosto a Times Square, a Shibuya Tokio e a Habima Square a Tel Aviv.
Nasce Uqbar, la nuova collana di Edizioni Tlon che raccoglie in formato ebook gli interventi che hanno animato “Prendiamola con filosofia”, il primo festival digitale nato durante il lockdown e seguito da due milioni e mezzo di spettatori, ideato dal progetto filosofico Tlon e condotto dai suoi fondatori Maura Gancitano e Andrea Colamedici, che ha ospitato i grandi nomi del panorama filosofico e culturale internazionale. Brevi ma densissimi, questi contributi offrono agili e autorevoli strumenti per affrontare una stagione complessa ma non priva di stimoli.
Tutti i titoli della collana, proposti con testo originale a fronte, avranno un prezzo simbolico di 1,99€ e i proventi dalla vendita saranno interamente devoluti in beneficenza all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
«Oggi più che mai non siamo nella stessa barca, ma nella stessa tempesta. Da editore sono felice che alcuni tra i più grandi marinai dell'intelletto abbiano condiviso con noi le istruzioni per navigare questi tempi incerti. Ne è nata una collana di giganti del pensiero, uniti dalla capacità di orientare le nostre bussole e ridisporci al viaggio». Andrea Colamedici
In arrivo il 13 gennaio 2021, i primi tre ebook della collana vedranno protagonisti quattro grandi nomi della scena culturale mondiale:
# Viaggiare dentro sé stessi di Alain de Botton
Un illuminante dialogo con lo scrittore svizzero, fondatore della School of Life, sul ruolo che può avere la filosofia in una situazione difficile come quella del confinamento, su cosa possa significare l’isolamento e sulla difficoltà di stare soli con sé stessi, sulle grandi e nuove possibilità di relazione che allo stesso tempo ne possono scaturire.
# Siamo bambini di Jean-Luc Nancy
L’intenso intervento del filosofo francese che pone l'accento sulle disuguaglianze sociali che la pandemia ha contribuito ad aumentare e sull'urgenza di imparare a vivere in una società più giusta.
# Poesia e preghiera di Franco Arminio e Vito Mancuso
Una conversazione, memorabile e ricchissima, con due grandi intellettuali italiani del nostro tempo sul ruolo che possono ricoprire la poesia e la preghiera in momento difficile come quello che stiamo ancora attraversando.
Di prossima pubblicazione per il 2021 gli interventi dei filosofi Peter Singer, Judith Butler, Miguel Benasayag e Richard Tarnas.
Il 14 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, uscirà “Anne Frank. La mia vita”, un’edizione illustrata per ragazzi della biografia definitiva di Mirjam Pressler (l’unica approvata dalla Fondazione Anne Frank di Basilea). La novità sta nel punto di vista inedito in cui viene descritta Anne, vista non come vittima ma come un’adolescente volitiva e passionale. Il libro uscirà per le Edizioni Sonda.
Ci hanno sempre presentato Anne Frank come una ragazzina timida, riflessiva e sognatrice. La vittima per eccellenza del nazismo. In questo ritratto a tutto tondo la scopriamo energica, passionale e volitiva. Decisa a farsi strada attraverso la scrittura. Non una vittima, ma una ragazza coraggiosa. È arrivato il momento di conoscere la vera Anne Frank. La biografia definitiva approvata dalla Fondazione Anne Frank di Basilea. Età di lettura: da 12 anni.
Grazie alla vendita della passata di pomodoro biologico prodotta dalla cooperativa sociale Altereco di Cerignola sul terreno confiscato Terra Aut, è possibile sostenere due importanti realtà della città di Foggia che si occupano di accoglienza e contrasto alla povertà. Tutte le informazioni sull’iniziativa e in generale sul progetto a questo link:
L’anno scolastico di ogni studente che si rispetti è fatto di attese: lunghe ed interminabili attese. Anche quest’anno, nonostante la Didattica a distanza, noi tutti aspettavamo impazientemente le vacanze natalizie. La vera fregatura delle suddette è che arrivano lentamente e svaniscono velocemente, un po’ come quando si aspetta la vendita dei biglietti di un concerto, ma dopo neanche due minuti è già tutto sold out. Così, presto, anche queste vacanze 2020 saranno un lontano ricordo. Da ciò che ho sentito, la maggior parte, più che le vacanze, aspettava Capodanno: come per magia alle 00:01 del primo gennaio 2021 sarebbe scomparso come per incanto il Covid-19. Inutile dire che ciò non è ancora avvenuto, ma è maturata in noi studenti la consapevolezza che in una settimana saremmo dovuti rientrare sui banchi di scuola. Io sarei anche stata contenta di rientrare in presenza, se non fosse stato per le diecimila verifiche nell’arco di 5 giorni - non che si possano biasimare i professori che bramano i voti più di quanto Beth Harmon facesse con la vittoria contro Borgov ne ‘La Regina degli scacchi’ -. Inevitabilmente alla consapevolezza del rientro si accosta l’ansia di non fare in tempo neanche a iniziare i compiti: non si è mai soli in questa situazione. Si ricevono a qualsiasi ora del giorno e della notte messaggi in cui viene chiesto a che punto si è con lo studio con l’intento di sentirsi meno in colpa per aver procrastinato. Eppure, ancora una volta, sono cambiate le carte in tavola: si rientra non più il 7 gennaio, ma forse lunedì 11, se non addirittura lunedì 25. Quindi eccola la nuova attesa per noi studenti, non più le vacanze pasquali - ancora troppo lontane - ma la misteriosa data dell’effettivo rientro in presenza a scuola. Ora sono aperti i banchi per le scommesse e ci sentiamo un po’ tutti Tommy Shelby nella prima stagione di ‘Peaky Blinders’.