15.6 C
Roma
martedì, 16 Aprile, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

I nostri auguri. Che sia una Santa Pasqua di Pace, di Speranza lo è già.

Care e Cari,
anche quest’anno per la Santa Pasqua ci facciamo aiutare dalla poesia: Mario Luzi, Osip Mandel’stam e Giorgio Caproni.

Quest’anno la Pasqua arriva proprio nel momento in cui ne abbiamo più bisogno e ci sostiene e ci aiuta non solo a sopravvivere, ma a vivere. Scrive Luzi: “Dove finisce la poesia e dove inizia la preghiera?”, e risponde così: “La preghiera comincia dove finisce la poesia, quando la parola non serve più e occorre un linguaggio altro”. Ci sono comunque rari momenti di coincidenza, pensiamo a Dante, ma anche a Petrarca. Poesia e preghiera sono forme parallele, a volte non è facile distinguere: “Vergine madre, figlia del tuo figlio”, che cos’è? poesia o preghiera? non si può distinguere: è una preghiera così alta perché è alta la poesia, e questa poesia contiene implicita questa preghiera”E Caproni: “Cristo ogni tanto torna, se ne va, chi l’ascolta…”, ma poi il Poeta prende”l’ascensore di Castelletto per il Paradiso” e sarà commosso “fino a rompersi il cuore” (vi abbiamo già scritto che noi, ogni volta che facciamo il nostro, proviamo esattamente quella sensazione). Perciò quest’anno vi inviamo poesie-preghiere che chiedono risposte e che cercano verità – come ci dice Mandel’stam, morto di freddo e di fame in un campo di concentramento sovietico – e che possiamo leggere soltanto grazie all’amore della moglie Nadeska, che aveva imparato a memoria tutte le sue poesie: “La tua figura incerta che suscitava pena, non riuscii, dentro la nebbia a toccarla. Gesù, dissi per sbaglio, e nemmeno pensai che a dirlo erano le mie labbra. Il nome divino, come un grande uccello, s’è involato dal mio petto. Folta la nebbia mi ondeggia dinanzi…”.

Tutti noi, a causa del Covid, abbiamo avuto la Grazia, quest’anno terribile, di poter in molti modi toccare Gesù Cristo. Ma é ancora Luzi: “Quello che distingue il cristianesimo è quello che dice San Paolo: se la Risurrezione non è certa, salta tutto. È una grande scommessa che fa l’umanità: il riscatto attraverso la morte. È lo Zero che è il grado infimo della scala nella discesa e nella ascesa. Il sacrificio di Cristo, dolorosissimo perché vissuto in modo totalmente umano, ha questa eccezionale bivalenza, che è anche vertiginosa intellettivamente, ma per la Fede è Trionfale”.Che sia una Santa Pasqua di Pace, di Speranza lo è già.

Paola Severini
Eugenio Giannetta
Andrea Battilana
Michela Maila
Stefania Viglietta
Dominique Febin
e tutti gli appassionati editorialisti di Angelipress

ARTICOLI CORRELATI

CATEGORIE

ULTIMI ARTICOLI