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venerdì, 29 Marzo, 2024

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Il libro della settimana: Tokyo – Stazione Ueno

Il prossimo 27 maggio uscirà in libreria Tokyo – Stazione Ueno, il romanzo dell’autrice coreana trapiantata in Giappone, Yu Miri, pluripremiata scrittrice, vincitore negli Usa del prestigiosissimo premio National Book Award per la miglior opera straniera.

Yu Miri è una delle scrittrici di maggior successo in Giappone. Il suo romanzo è la storia del fantasma di Kazu, un operaio edile che ha vissuto gli ultimi anni della sua vita in un accampamento di senzatetto nel parco della stazione Ueno a Tokyo, prima di essere sgomberato quando la città si è candidata alle Olimpiadi del 2020. Dal mondo dei morti Kazu torna ad infestare lo stesso parco osservando la vita frenetica e scintillante degli abitanti della megalopoli giapponese in contrasto con la miseria e l’emarginazione dei senzatetto nel parco.

Il romanzo ripercorre la vita, la morte e il ritorno di Kazu sottolineando con una serie di coincidenze e giochi del destino, il legame con la Stazione di Ueno e con la famiglia imperiale giapponese. Accompagnati dallo spirito di Kazu viviamo la quotidianità degli abitanti di Tokyo, ma soprattutto la condizione degli ultimi e degli indigenti in Giappone, ignorati, disprezzati e maltrattati nell’indifferenza dei cittadini e nell’ipocrisia dei governanti.

La storia personale di Kazu diventa quindi il pretesto per una feroce critica sociale al mito del progresso giapponese. Un atto di accusa allo sfrenato capitalismo nipponico, ancor più importante alla vigilia delle Olimpiadi che si terranno nel Paese asiatico e che l’autrice indica come una delle cause che hanno aumentato ulteriormente disuguaglianze e discriminazioni. La critica di Muri è cruda e reale, e spazia nella storia dal XVII secolo fino ai giorni nostri allacciandosi alla recente tragedia di Fukushima e alle Olimpiadi del 2020.

Il romanzo nasce dalle interviste che Yu Miri ha raccolto tra i senzatetto della stazione di Ueno e dalla storia dell’autrice, discriminata per le sue origini coreane e nata da una famiglia poverissima.

Per questo libro la casa editrice 21lettere ha ricevuto un finanziamento dalla Japan Foundation ospitata dall’Istituto di cultura giapponese di Roma, un ulteriore riconoscimento dell’importanza storica e di denuncia sociale di quest’opera.

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