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giovedì, 28 Marzo, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

Il nostro direttore Paola Severini Melograni all’Ansa: Italia migliora in rapporto con disabilità

Nel rapporto con la disabilità e la diversità, “l’Italia sta migliorando. Le reti di civiltà nel nostro Paese sono le migliori del mondo, il problema è il riconoscimento del lavoro. Abbiamo la miglior legge sulle collocazioni lavorative ma le aziende preferiscono pagare les anzioni che assumere i disabili. E’ qui che si deve cambiare”.

Lo spiega all’ANSA Paola Severini Melograni, una delle figure di riferimento, anche a livello istituzionale, per il terzo settore, fondatrice (nel 2000) e direttrice di AngeliPress, agenzia di informazione dedicata a questi temi, oltre che creatrice e conduttrice di O anche no su Rai2. Il programma inonda ogni domenica verso le 09.00 affronta i temi della diversità e della disabilità in tutti i suoi aspetti, “sempre attraverso un approccio positivo”.

Domenica, 27 dicembre alle 09.50 circa viene offerta una puntata speciale dedicata ad Anne De Gaulle (1928 – 1948), la figlia del generale e statista affetta da trisomia 21. “E’ grazie ad Anne che sono state fatte una serie di iniziative in Francia, si è aperto un comportamento virtuoso verso i disabili e c’è stata un’analisi della realtà su queste tematiche”. Dopo la morte di Anne, “Charles De Gaulle e sua moglie Yvonne, decisero di trasformare un castello della famiglia di lei, in un centro per ragazzi e ragazze con difficoltà psichiche e non solo”.

Sarà “una puntata specialissima, tutta dedicata al rapporto fra Italia e Francia, con al centro anche una lunga intervista all’ambasciatore francese in Italia, Christian Masset”. Tutti i membri del cast, esploreranno a proprio modo il tema, dal mago mentalist Andrea Paris, vincitore di Tu si che vales, alla band Ladri di carrozzelle, da Stefano Disegni con le sue vignette alle scelte musicali di Federico Capranica. Saranno anche mostrati brani del biopic ‘De Gaulle’ con protagonista Lambert Wilson, “uscito qualche mese fa in Francia, che ha fra i punti centrali la figura di Anne”. Lei era nata nel periodo passato da De Gaulle in Germania, “un Paese dove i down facevano una brutta fine. Invece, De Gaulle, che le era legatissimo, capisce quanto sia importante darle visibilità, e vede così anche la futura Europa dei diritti”.

O anche no, è alla sua terza edizione, con ascolti in crescita. La trasmissione è nata con Carlo Freccero “e anche l’attuale direttore di Rai2 Ludovico Di Meo, ci sostiene molto”. Poi in Rai “abbiamo finalmente una direzione per il sociale, con Giovanni Parapini, che crede in noi e nel cambiamento”. Un impegno, quello del programma, che secondo Severini Melograni deve essere identitario per il servizio pubblico, “nello spirito della sua vocazione iniziale e del contratto di servizio”. Per la giornalista e conduttrice “non dobbiamo parlare tanto a chi ha già la casa piena di libri e di buona musica, a chi è già formato e convinto che le persone disabili debbano avere pieni diritti. Dobbiamo raggiungere chi non è convinto, e questo lo si fa cercando di essere educatori capaci anche di affascinare”.

Per ‘O anche no’ “gli ospiti, da Verdone a Alessio Boni, vengono tutti gratuitamente, ci considerano autorevoli. E’ stato così anche con il premio Oscar Marle e Matlin, che ha fatto con noi due puntate”; tutto questo nonostante sia una delle trasmissioni più economiche della Rai. E’ andato molto bene anche lo spin-off ‘Insieme con… – Rai per il sociale, che per qualche mese quest’anno ha accompagnato Unomattina su Rai1: “E’ un peccato che non ci sia più, ha avuto un grandissimo riscontro, eravamo invasi ogni giorno dalle e mail di ringraziamenti o di chi ci chiedeva aiuto e informazioni”.

Con la pandemia, per i disabili “alcune cose sono cambiate addirittura in meglio. Ad esempio molti ragazzi con problemi motori, attraverso le lezioni online, si sono sentiti realmente alla pari con i compagni. Mentre per i ragazzi con disabilità mentali, l’isolamento del lockdown, è stato terribile. E proprio grazie al can can scatenato dalle famiglie e da noi, il primo dpcm è stato cambiato”. Fra i risultati più emozionanti ottenuti da Paola Severini Melograni con il suo gruppo di lavoro, l’apertura del Festival di Sanremo nel 2016 a Ezio Bosso: “E’ stato un momento fondamentale”.

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