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sabato, 20 Aprile, 2024

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Italia, monitoraggio nazionale per il lupo

Le Istituzioni, enti pubblici e associazioni si uniscono nel primo Piano nazionale per il monitoraggio del lupo, da nord a sud. Da ottobre 2020 sono iniziate le indagini, che copriranno 1000 celle di cento chilometri quadrati, e proseguiranno fino a marzo 2021. Questo monitoraggio avrà la funzione di raccogliere maggiori dati su questa specie utilizzando dei protocolli di campionamento standardizzati, messi a punto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Anche il Wwf sta facendo la propria parte con l’attivazione di oltre 150 volontari su tutto il territorio nazionale che avranno il compito di perlustrare delle aree e raccogliere prove del passaggio del lupo e quindi registrare i luoghi. I volontari opereranno anche in nuovi territori di recente ricolonizzazione del lupo. “Per questo il WWF Italia è ancora in prima linea per la conservazione di questa specie iconica, consapevole che la conoscenza della consistenza numerica e della distribuzione della popolazione è la fondamentale base conoscitiva, ma da solo non basta a contrastare le minacce, mitigare i conflitti con l’attività zootecnica, favorire la coesistenza tra lupo e uomo, ed aumentare l’accettazione sociale di questa presenza da parte dell’opinione pubblica, in particolare nelle aree di recente colonizzazione”, dichiara Marco Galaverni, direttore scientifico del WWF Italia. “Ricordiamo poi che lo strumento fondamentale rappresentato dal Piano di Conservazione del Lupo in Italia è ancora fermo al palo in conferenza Stato-Regioni: è ora che l’Italia si doti rapidamente di questo strumento, sgombrando il campo da ogni ipotesi di abbattimenti sistematici, ma mettendo in campo tutte le azioni davvero utili a gestire al meglio la coesistenza uomo-lupo”.

https://www.wwf.it/news/notizie/?55285/Piano-Lupo-anche-il-WWF-protagonista

A cura di Simone Riga

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