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venerdì, 19 Aprile, 2024

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Legambiente: “La decarbonizzazione in Italia non passa per il gas”

Il nuovo dossier di Legambiente ribadisce la necessità di una transizione energetica che provenga da fonti rinnovabili, e non da altre che producano inquinamento come delle nuove centrali a gas.

“Basta difendere modelli energetici vecchi e inquinanti. Il governo semplifichi le autorizzazioni per gli impianti a fonti rinnovabili e con la prossima legge di bilancio cominci a tagliare i sussidi alle fonti fossili”. In quanto a ciò l’associazione chiede che non avvenga una riconversione a gas delle centrali a carbone, si tratterebbe di un’opzione che comporterebbe allo stesso un danno per l’ambiente. Il punto si focalizza sul fatto che le centrali a carbone dovrebbero essere sostituite con impianti rinnovabili e non a gas; e ciò può avvenire solo attraverso delle soluzioni radicali e immediate “che semplifichino le procedure autorizzative e garantendo un ruolo sempre maggiore alle fonti rinnovabili e ai sistemi di accumulo”.

Negli ultimi due decenni sono stati costruiti impianti a gas a sufficienza che garantiscono una generazione di 115.000 MW di potenza installata, che vale a dire il doppio di quello di cui realmente necessita il Paese, nel 2019 la domanda era stata di 58.219 MW. Una delle soluzioni potrebbe essere quella di aumentare l’esercizio delle centrali a gas, portandole da 3.261 ore medie annue a 4.000, in questo modo si compenserebbe l’energia mancata dalle centrali a carbone; ma il punto è che anche questa alternativa arrecherebbe forti emissioni di gas serra poiché richiederebbe un aumento dei consumi di metano. L’unica soluzione sostenibile che si ha disposizione passerebbe per l’efficientamento energetico: nel civile riconvertendo le pompe di calore con un’alimentazione elettrica; nel pubblico con l’elettrificazione dei trasporti e incrementando lo sviluppo della mobilità elettrica.

La strada che delinea Legambiente, e che si spera possa essere recepita dal governo, porta alla chiusura delle centrali a carbone (di capacità oltre 7.900 MW) entro il 2025 senza aprire nuovi impianti a gas. Il secondo passo verte sulla chiusura definitiva entro il 2040 di tutte le centrali alimentate da fonti fossili (gas metano compreso). In questo passaggio deve essere affiancato l’azzeramento dei consumi di gas per il 2040 e lo stop al finanziamento per nuovi impianti come invece prevede il Capacity Market. Questi sussidi, invece, vanno dirottati al comparto dell’eolico e solare viste le potenzialità del Paese e all’efficientamento energetico nel settore edilizio, nella mobilità (entrambe molto dipendenti dal gas metano) e nella riconversione delle centrali a carbone in centri di produzione di energia sostenibile. Va ricordato che il metano è un gas serra peggiore del Co2, specialmente nel breve periodo: “72 volte nei primi 20 anni dalla sua dispersione in atmosfera”.

“Il governo italiano sta sbagliando strada sulla lotta alla crisi climatica – spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – Nel settore della produzione di energia promuove la riconversione a gas delle centrali a carbone, investe su nuove infrastrutture per il trasporto del metano fossile, sostiene progetti sbagliati come quello di Eni che vuole confinare al CO2 nei fondali marini davanti alla costa ravennate. È arrivato il momento di scelte chiare e radicali: promuova le semplificazioni autorizzative per la realizzazione degli impianti a fonti rinnovabili, semplifichi la riconversione degli impianti a biogas in quelli a biometano da immettere in rete, recepisca al più presto la direttiva europea sulle rinnovabili per sbloccare definitivamente le comunità energetiche e la smetta di foraggiare i petrolieri e i signori delle fossili. Stiamo entrando nella fase di discussione della prossima legge di bilancio, il vero banco di prova per cominciare a tagliare seriamente i sussidi alle fonti fossili. Vediamo se alle tante parole spese su questo fronte faranno seguito finalmente gli atti concreti”. I concetti chiave, rilanciati da qualsiasi organizzazione e scienziato del Pianeta, sono sempre gli stessi, eppure ancora non sono ascoltati dai governi nazionali, quali dovrebbero progettare dei piani realmente incentrati sulla sostenibilità e agire subito perché di tempo di non ce ne è più.

https://www.legambiente.it/la-decarbonizzazione-in-italia-non-passa-per-il-gas-ecco-il-nuovo-dossier-di-legambiente/

A cura di Simone Riga

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