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venerdì, 26 Aprile, 2024

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Milioni di persone nel Sud del Madagascar minacciate da fame e siccità

Il sud del Madagascar si trova nella morsa di una catastrofe umanitaria, con 1,5 milioni di persone, la metà della popolazione, che ha immediato bisogno di assistenza alimentare d’emergenza. È l’allarme lanciato oggi dall’agenzia ONU World Food Programme (WFP) che sottolinea come tre anni consecutivi di siccità abbiano distrutto i raccolti e ostacolato l’accesso al cilbo delle persone, con il Covid-19 che aggrava le sofferenze.

Sono soprattutto donne e bambini a soffrire condizioni di fame a livelli di ‘crisi’ o di ‘emergenza’, e il loro numero è triplicato rispetto alle previsioni di metà anno.

Dei dieci distretti maggiormente colpiti, l’epicento è a Amboasary; le famiglie a malapena riescono a mettere insieme qualcosa da mangiare, spesso facendo ricorso a manghi e tamarindi come unica fonte alimentare. Le madri non riescono più ad allattare e sono costrette a nutrire i propri bambini con acqua, anch’essa scarsa. Una verifica del WFP dello scorso mese in Amboasary ha rilevato come tre bambini su quattro avessero abbandonato la scuola, in gran parte per aiutare i genitori a trovare cibo.

“La fame e la malnutrizione che stiamo vedendo è il risultato di tre anni di mancati raccolti. Le famiglie in queste aree colpite dalla siccità stanno adottando delle misure disperate semplicemente per sopravvivere, vendendo beni preziosi come il bestiame, attrezzi agricoli e utensili di cucina”, ha detto Moumini Ouedraogo, Rappresentante WFP in Madagascar.

Ad ottobre, il WFP ha cominciato a inviare lenticchie, sorgo, olio fortificato e riso per 320.000 persone in stato di grave insicurezza alimentare nei 10 distretti più colpiti, con pasti caldi per bambini ed anziani malnutriti ad Amboasary. Tuttavia, a causa della mancanza di finanziamenti adeguati, l’assistenza alimentare non riesce a tenere il passo con la crescita dei bisogni.

“La situazione nel sud richiede una risposta urgente. Le persone non hanno nulla da mangiare e dobbiamo aiutarli prima che sia troppo tardi. Ma per farlo, serve il sostegno urgente dei donatori ora”, ha aggiunto Ouedraogo.

Il WFP ha bisogno di 37,5 milioni di dollari per ampliare rapidamente la sua risposta ed evitare che i tassi di malnutrizione infantile, già tra i più alti nel mondo, peggiorino ancora. Attraverso distribuzioni di cibo e di contante e prevenzione della malnutrizione, il WFP prevede di raggiungere 891.000 persone fino a giugno prossimo. Verranno anche implementati programmi di alimentazione scolastica di emergenza, così che i bambini possano continuare a studiare, attività essenziale per un futuro migliore.

Con le risorse attualmente disponibili, tuttavia, il WFP può solo raggiungere circa mezzo milione di persone fino a dicembre.

Quest’ultimo picco di fame sottolinea l’entità dell’insicurezza alimentare in tutto il Madagascar, dove quasi la metà dei bambini al di sotto dei cinque anni è cronicamente malnutrita, o soffre di deficit di sviluppo, situazione che può compromettere irreversibilmente lo sviluppo di menti e corpi.

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