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giovedì, 28 Marzo, 2024

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Oxfam: niente vaccino per il 60% della popolazione mondiale fino al 2022

In occasione dell’incontro congiunto dei ministri della Salute e delle Finanze dei paesi del G20 sullo stato della Pandemia, tenutosi ieri, l’Oxfam ha denunciato che solo il 13% della popolazione mondiale allo stato attuale potrebbe beneficiare del vaccino anti Covid-19. A prescindere dall’efficacia dei 5 candidati vaccini più promettenti, questo comporterebbe all’esclusione totale di qualsiasi forma di medicinale almeno fino al 2022 per più del 60% della popolazione. 

Una denuncia che arriva dall’analisi dei dati racconti da Airfinity sugli accordi già firmati tra i paesi più ricchi e le case farmaceutiche che stanno testando i vacccini, in un quadro nel quale le stesse aziende produttrici non hanno al momento la disponibilità di produrre abbastanza campioni per tutti coloro che ne avranno bisogno.

Sara Albiani, policy advisor per la salute globale di Oxfam Italia, denuncia che “le trattative in corso per assicurarsi la fornitura del vaccino mostrano profonde disuguaglianze tra paesi ricchi e paesi poveri: Italia, Francia, Germania e Olanda già a giugno sono riuscite ad assicurarsi quasi una dose a testa per tutta la popolazione europea (400.000 milioni di dosi totali), rispetto al Bangladesh con solamente una dose ogni 9 abitanti.” Insieme alle tante organizzazioni dell’alleanza People’s Vaccine, Oxfam lancia quindi un appello urgente ai Paesi del G20 perché sia garantito l’accesso al vaccino a tutti in ogni parte del mondo, in modo gratuito e sulla base di una distribuzione equa delle dosi, in funzione delle necessità e dei bisogni di salute pubblica. Si può sostenere l’appello di Oxfam per un accesso universale alle cure, firmando la petizione #NONSEISOLO, ricorda l’organizzazione no profit.

 

Per firmare la petizione: https://www.oxfamitalia.org/petizione-emergenza-coronavirus/

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