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giovedì, 28 Marzo, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

SIAMOumani: nasce la community incubatrice di business e umanità

Il SIAMOumani Business Lab è più di un laboratorio e si pone una sfida importante: riorganizzare una formazione il cui punto di forza sia lo scambio e l’interazione tra italiani e rifugiati

 

In questi tempi particolari, ogni mattina, centinaia di migliaia di persone accendono il computer, preparano il caffè e danno il via ad una serie interminabile di incontri a distanza, call, webinar e riunioni. Nelle ultime settimane, ogni mattina del martedì e del giovedì, venti persone tra italiani e rifugiati hanno acceso il computer, preparato il caffè e dato vita ad un flusso continuo di scoperte, emozioni, condivisione, mostrando come spesso il limite posto dallo schermo di un computer sia obbligato, sì, ma non insuperabile.

Domanda: è possibile creare un luogo dove ognuno possa sentirsi valorizzato, dove ci si possa riscoprire nella propria umanità, annullando le distanze geografiche e culturali, e condividere insieme una crescita, un percorso, pur sedendo davanti alla propria scrivania?

La sfida dell’interazione: per suscitare energie positive

Questa è stata la scommessa di SIAMO coop in quest’anno a dir poco particolare. Di fronte all’emergenza sanitaria, anche la cooperativa sociale romana ha dovuto riadattare i propri progetti alle nuove circostanze, superando con i risultati ogni aspettativa. Come, d’altra parte, hanno fatto anche altre realtà del Terzo settore. La sfida non era da poco: riorganizzare in modalità digitale una formazione il cui punto di forza era proprio lo scambio e l’interazione tra italiani e rifugiati. Oggi, al termine del percorso, i partecipanti del SIAMOumani Business Lab raccontano con entusiasmo quanto l’esperienza abbia superato le aspettative e abbia offerto tantissimo, in termini di valore, energia e crescita, sia per loro stessi, che per i loro progetti.

Che cos’è SIAMOumani Business Lab?

E, soprattutto, chi sono le persone dietro a questo progetto? Di certo sappiamo cosa non è: l’ennesimo corso di formazione dedicato al “fare business”. Si tratta, piuttosto, di un programma che coniuga umanità, solidarietà, lavoro e imprenditorialità.
La Cooperativa Sociale Siamo lavora dal 2014 per creare opportunità di lavoro dignitose per categorie svantaggiate e ad alto rischio di emarginazione come rifugiati, richiedenti asilo, migranti, donne in situazione di fragilità, giovani. Mettendo al centro la valorizzazione della persona e il protagonismo, nella visione SIAMO i beneficiari non sono fruitori di assistenza, ma protagonisti e artefici del proprio futuro. Con il coraggio e la determinazione di veri imprenditori, essi si rimboccano le maniche e mettono a servizio della comunità la propria energia e le proprie idee, a cui tutti possono attingere per costruire insieme, ma cosa? Un progetto comune? O piuttosto una comune visione di un mondo più giusto ed equo? L’invito alla partecipazione nella costruzione di questa visione è al centro dei progetti firmati SIAMO coop.

Per una cooperazione che guardi lontano

Il SIAMOumani Business Lab è quindi molto più di un laboratorio, è un incubatore di business, ma anche di opportunità e di umanità. Formatori, imprenditori, rifugiati, italiani, si mettono insieme e si sporcano le mani condividendo sogni e aspettative, mettendosi a nudo nelle proprie fragilità e paure, e realizzando una vera cooperazione nell’aiutarsi a vicenda.
Giunto alla sua seconda edizione, realizzata grazie al sostegno della Fondazione Migrantes e dei fondi dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica, il Business Lab di quest’anno è stato molto diverso dal precedente. Quello che sembrava dovesse mettere in crisi la formula già sperimentata nel 2019 – ovvero la necessità di svolgere on-line le attività del percorso – si è invece rivelata la più grande risorsa e punto di forza del progetto. L’erogazione della formazione in modalità digitale ha consentito che ogni settimana avvenissero collegamenti da Milano, Roma, Torino, Orvieto, Cosenza, Belluno, ma anche Madrid o addirittura Dacca! SIAMO coop è riuscita nell’ardua missione di creare un luogo dove non esistono confini o barriere, dove 20 sconosciuti oggi, al termine del percorso, si definiscono “amici” o “compagni di viaggio”.

Il racconto entusiasta dei protagonisti

Come racconta Nuha, giovane rifugiata siriana, alle prese con un progetto che coniuga l’arte all’educazione alimentare: «Pensavo che sarebbe stato come un corso qualsiasi ed ero spaventata proprio perché on-line, ma alla fine quello che è stato veramente speciale è il clima creato durante le lezioni. Conoscere gente attraverso uno schermo, sapere di poter raccontare una parte personale della tua storia, non è scontato e non si può trovare ovunque». Gli altri partecipanti testimoniano l’importanza di aver vissuto un cambiamento di visione, di aver scoperto molto non solo sul marketing o sulla comunicazione, ma grazie ai moduli dedicati alla creatività, alla comunicazione empatica, allo storytelling, tutti si portano a casa qualcosa di più anche su loro stessi e sugli altri. In un mondo in cui la diversità fa sempre più paura, progetti come il SIAMOumani Business Lab mostrano come la possibilità di condividere un’idea e interfacciarsi con tante culture diverse, tante storie differenti, permetta di raccogliere una ricchezza fuori dal comune. Era una scommessa, ma ascoltando le testimonianze dei partecipanti si può dire che SIAMO coop è riuscita nella sua impresa: riprodurre quel modello di comunità che consente la cooperazione e la solidarietà, anche virtualmente.
Come prova di questo successo, parallelamente al laboratorio è nata una community online (SiamoUmani Community), composta dagli iscritti al corso, da ex-partecipanti della prima edizione o dai followers interessati ai progetti SIAMOumani, dove ognuno è libero di condividere le proprie idee e sogni, di generare o raccogliere ispirazione, sviluppare sinergie, far circolare energia.

I progetti avviati e premiati

Il 12 dicembre è stato il giorno di conclusione formale di questo percorso (SIAMOumani Day). Tutti i partecipanti si sono incontrati virtualmente un’ultima volta nei panni di iscritti al Business Lab, per presentare ad una giuria di quattro esperti esterni i tre progetti a impatto sociale più promettenti scaturiti dal percorso. Premiate secondo i criteri di fattibilità, creatività e impatto, le tre idee di business comunicano all’unisono sostenibilità e inclusione: un progetto di sartoria sociale italo-libica, uno di economia green e vendita di prodotti sfusi, uno di educazione alla multiculturalità attraverso arte e cibo. Il SIAMOumani Day è stato anche l’occasione per svelare le novità che SIAMO coop ha in serbo per l’anno prossimo. Il grande successo riscosso dal laboratorio e la nascita spontanea di una community brulicante di idee, ha dato linfa alla proposta di un percorso permanente della durata di un anno. Il progetto ha già un nome, il SiamoUmani Social Business Academy, uno spazio di pratica e formazione dedicato ai progetti di italiani, rifugiati, migranti, dove ogni idea può trovare lo spazio per crescere e definirsi, grazie anche alle risorse che la cooperativa mette a disposizione: lezioni, materiale, formatori professionisti e una sconfinata rete di contatti. Al percorso è possibile aderire come partecipante o sostenitore, SIAMO coop ha creato una pagina di raccolta fondi con tutti i dettagli sul progetto.
Gli occhi e la mente sono già proiettati al futuro: allargare la community e consentire a sempre più persone di partecipare ai progetti SIAMOumani sono infatti due obiettivi cardine per il 2021. Non ci resta che stare a vedere in quanti vorranno essere parte di questo promettente processo di cambiamento e rispondere al richiamo di “Siamo Umani!”.

 

Artcolo: di Beatrice Fagan per labsus.org

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