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venerdì, 29 Marzo, 2024

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Vjosa Osmani nuova presidente del kosovo

Vjosa Osmani è la nuova Presidente della Repubblica del Kosovo: un ruolo che aveva già ricoperto ad interim da novembre, dopo l’arresto del presidente in carica Hashim Thaçi, oggi all’Aja.

Vjosa Osmani è il quinto presidente eletto dall’indipendenza del Kosovo nel 2008, e la seconda donna. I voti necessari per il quorum, 71 in tutto, sono arrivati solo al terzo scrutinio. Scongiurato così lo stallo paventato dalle opposizioni, che facendo mancare il numero legale minacciavano di portare il paese balcanico a nuove elezioni anticipate. Fondamentale è stato l’appoggio di Vetëvendosje e dei deputati delle minoranze non serbe, e la partecipazione al voto della Lega Democratica del Kosovo (LDK), ex partito di Osmani, nonostante alcune defezioni.

Sebbene largamente prevista e prevedibile, l’elezione di Vjosa Osmani è per certi versi sorprendente. Primo, perché donna in un mondo politico kosovaro espressione di una società, di suo, intrinsecamente patriarcale – sebbene nel quinquennio 2011-2106 Osmani si stata preceduta nel medesimo incarico da Atifete Jahjaga. Secondo, perché ancora molto giovane in relazione all’importanza del ruolo che si appresta a ricoprire, non essendo ancora quarantenne.

Le sorprese, però, finiscono qui ed è sufficiente dare un’occhiata al curriculum della neopresidente per capire che, in qualche modo, Osmani era una predestinata e che quel compito le si cuce addosso su misura. Un dottorato in giurisprudenza all’Università di Pittsburgh negli Stati Uniti – impreziosito da prestigiosi riconoscimenti quali l’Excellence for the Future – e un’attività di docenza presso la medesima università e presso l’Università di Pristina definiscono il suo percorso di studi.

Ma è soprattutto la sua precocissima attività politica a inquadrare, il suo, come un profilo di assoluto rilievo: Osmani è stata ininterrottamente parlamentare nelle ultime tre legislature (eletta nelle fila della LDK, partito dal quale è stata poi espulsa nel maggio scorso) e nell’ultima tornata elettorale ha ottenuto ben trecentomila preferenze, il risultato più alto nella storia del paese. Ha avuto un ruolo attivo nel corso dei negoziati sull’indipendenza del Kosovo e ha rappresentato, con successo, il proprio paese presso la Corte internazionale di giustizia in una causa sulla legalità dell’indipendenza del Kosovo.

 

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Fonte: astjournal.net

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