Alle prossime elezioni amministrative e regionali e referendum sul taglio dei parlamentari anche gli elettori disabili possono votare.
La legge stabilisce in maniera molto chiara quali documenti e certificati medici si deve presentare al presidente del seggio elettorale e chi può fare da accompagnatore il 20 e il 21 settembre.
Il voto assistito, quindi, è previsto per questi soggetti:
- ciechi;
- amputati delle mani;
- persone affette da paralisi;
- altri impedimenti che impediscono il voto in autonomia.
Le persone affette da disabilità intellettiva, invece, non hanno diritto al voto assistito in cabina elettorale, a meno che non abbiano anche degli impedimenti fisici.
Per quanto riguarda la documentazione, serve presentare al seggio il documento dell’ASL che certifichi l’obiettiva impossibilità di votare autonomamente. I disabili possono decidere se procurarsi il documento di volta in volta in occasione delle elezioni oppure fare annotare in maniera permanente il diritto al voto assistito direttamente all'ufficio elettorale del Comune di residenza. Per quest'ultima richiesta i documenti da presentare sono i seguenti:
- documento di identità in corso di validità;
- tessera elettorale;
- certificato medico dell’ASL che attesta l’invalidità e l’impedimento a votare;
- richiesta compilata e firmata.
Il disabile può farsi accompagnare da una persona di fiducia, scelta che nella maggior parte dei casi ricade in un genitore, un amico o un figlio, a patto che questo accompagnatore non assista nessun'altra persona invalida. Se l'accompagnatore avrà inoltre maggiore età, diritto al voto e avere con sé tessera elettorale e documento di identità, allora potrà accedere in cabina ed aiutare la persona invalida a manifestare la proprietà di voto.
Le persone con disabilità intellettiva in Italia possono votare da sole al compimento della maggiore età e pertanto non avranno bisogno di un accompagnatore, a meno che non abbiano anche delle disabilità fisiche gravi che impediscono l’autonomia, ad esempio la cecità.